Le allergie lasciano conseguenze pesanti nella vita dei giovani. Uno studio pubblicato su Pediatrics ha provato un legame tra le allergie e la riduzione del rendimento scolastico. Bambini e adolescenti che fanno spesso ricorso agli antistaminici raccolgono esiti peggiori da interrogazioni e compiti in classe.
Molti di essi finiscono anche per perdere diversi giorni di scuola. La “scusa” più diffusa? Aver dormito troppo poco. «Ma non sempre fingono, anzi – spiega Salvatore Barberi, medico nell’unità di pneumo-allergologia pediatrica all’ospedale San Paolo di Milano -. I disturbi del sonno interessano l’88% dei bambini con rinite che accusano apnee notturne, difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli. La vita di un bambino allergico diventa piena di limitazioni.
Un altro studio, questa volta Norvegese, condotto dal professor Simon Bensnes del dipartimento di Economia della Norwegian University of Science and Technology (NTNU) e pubblicata su “Journal of Health Economics”, svela la correlazione diretta che intercorre fra il livello di polline nell’aria e il calo dei voti scolastici negli studenti affetti da allergie.
Ogni anno solo negli Stati Uniti gli studenti allergici perdono 2 milioni di giorni di scuola a causa della ”sindrome allergica respiratoria’. Il 30% dei bambini con allergia respiratoria presenta una forma grave. Di questi, in uno studio francese il 20% riferiva un calo della performance scolastica, il 40% era distratto dai sintomi e il 50% presentava disturbi del sonno che si ripercuotevano sulla capacita’ di attenzione e concentrazione durante il giorno.
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