Dal 6 dicembre al 6 gennaio presso il Palazzo del Broletto a Como si terrà la mostra 60 + 1 storie di oggetti per la famiglia di ieri, oggi e domani per festeggiare il 60esimo compleanno della Chicco.
Tutti siamo stati bambini e tutti siamo diventati grandi con Chicco al nostro fianco.
La mostra celebra il sessantesimo anniversario del marchio ed è dedicata a chi è cresciuto insieme a Chicco e ai suoi prodotti. Oggetti utili e belli, figli di grandi visioni, di piccoli traguardi e di tante invenzioni: ripercorrendo lo sviluppo della marca e dei suoi prodotti si rivive un pezzetto della storia di tutti noi, i cambiamenti delle nostre abitudini e l’evoluzione della nostra quotidianità nel segno delle più delicata e forte storia d’amore, quella tra genitori e figli.
Protagonisti saranno gli oggetti di produzione industriale: sessanta, ad evocare ogni singolo anno della storia di Chicco.
Un tesoro di cultura d’impresa finora non accessibile al pubblico: anche per questo la mostra è un’occasione speciale. Oggetti che raccontano storie. La storia di Chicco innanzitutto, ma anche le storie delle famiglie che li hanno utilizzati nelle loro case.
La mostra è un viaggio nel tempo, scandito in sessanta tappe più una, fatto di tenerezza e sorpresa, di innovazioni e curiosità, per conoscere, un poco di più, il brand icona del mondo dell’infanzia, che da sessant’anni accompagna le famiglie nella straordinaria avventura del crescere.
60 sono gli oggetti scelti per raccontare i primi sessanta anni di Chicco. Alcuni sono vere e proprie icone, altre hanno un alto valore simbolico per l’azienda. Come la tettarella antisinghiozzo, il primo grande successo di Chicco e la prima ad essere venduta insieme al biberon: sessant’anni fa è stata una grandissima innovazione.
I giocattoli hanno, poi, un fascino del tutto particolare, come la Casina delle Api, uno tra i primi giocattoli sviluppati e prodotti da Chicco o il Chicco Rodeo, perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
Chicco nasce nel 1958 quando Pietro Catelli, diventato papà per la prima volta, si rende conto delle tante esigenze di una famiglia nella cura del bambino e decide di creare un’azienda che se ne occupi nello specifico. La chiama Chicco, diminutivo del nome del suo primogenito Enrico.
L’enorme successo che accompagna il lancio del primo prodotto, la tettarella anti-singhiozzo presentata con il semplice slogan “tutta pappa, niente aria” e del succhietto antiarrossamento, spingono Catelli ad ampliare e diversificare ulteriormente la gamma. Mentre l’Italia vive il boom economico e demografico, arrivano il primo PC (Olivetti, ’65), i Beatles (’60) e la minigonna (’64), anche il numero di prodotti in catalogo esplode arrivando fino a 400, includendo giochi e abbigliamento.
Ogni prodotto della Chicco ha una storia dietro. Vi raccontiamo la storia di come è nato il prodotto La casa delle api.
Pietro Catelli è a Zurigo e, in una vetrina di una gioielleria, viene attratto da un ciondolo composto da una serie di minuscole api che improvvisamente oscillano, urtate dalla mano del gioielliere. Nasce così uno degli oggetti più amati da intere generazioni di bambini: il primo giocattolo Chicco, ad oggi prodotto in milioni di esemplari. Questo prodotto segnerà l’ingresso della Chicco nell’esclusivo settore dei giocattoli, fino ad allora dominio esclusivo delle aziende americane.
60 + 1 storie di oggetti per la famiglia di ieri, oggi e domani è una bellissima mostra da vedere con i propri figli per raccontare di come cambiano i tempi e con i tempi anche i giochi. Per raccontare la storia di una azienda comasca ormai presente in 122 paesi di cui bisogna andare fieri.