Domenica 3 novembre alle ore 16.00 anche Sociale Famiglie porta in scena uno spettacolo assolutamente in linea con il filo conduttore di questa Stagione Tutta colpa della luna: Voglio la luna, uno spettacolo dell’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata e vincitore Eolo Awards 2013 per il miglior progetto educativo di teatro ragazzi e giovani.
Si tratta di un’originale creazione tutta costruita sul rapporto tra un bambino ed il suo attaccamento verso la luna, un rapporto così forte che lo porta a cercarla e a catturarla per poi rendersi conto che la luna è un patrimonio comune e che non può essere appannaggio di nessuno.
Fabio è nella sua cameretta, alle prese con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna, bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, come è arrivata, scompare. Fabio è felice e decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla a casa. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati.
Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri…
Lo spettacolo è vincitore Eolo Awards 2013, uno dei più ambiti premi del Teatro ragazzi italiani, assegnati ogni anno dalla rivista Eolo, per il miglior progetto educativo di teatro ragazzi e giovani con la seguente motivazione: “In un ambiente semplicissimo dove il teatro di figura contrassegna i momenti salienti della storia, Fabio Spadoni, attore affetto dalla sindrome di Down, è un convincente tenerissimo bambino che in sintonia con la narrazione e la fisarmonica di Simone Guerro restituisce agli spettatori tutte le suggestioni di una storia poeticamente sensibile”.
Lusinghiere recensioni per la produzione jesina anche sulla rivista Sipario, che nella recensione del critico Claudio Facchinelli scrive: ”Fin dalle prime battute sono stato risucchiato nel mondo, sospeso fra realtà e fantasia, soffuso di comica tenerezza, in cui Fabio Spadoni, giovane Down, ci introduceva dolcemente, senza alcuna captatio benevolentiae, raccontandoci la sua giornata e i suoi sogni, comunicandoci una singolare, aerea poesia che solo lui – certo, sostenuto da una drammaturgia e una regia intelligente, attenta a coglierne e tradurne teatralmente la bellezza – poteva donarci. Un esempio da manuale di come il teatro possa muoversi, scansandone i pericoli, sull’arduo, intricato terreno della diversità”.
La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre. Spettacolo consigliato per bambini dai 3 anni.