I bambini, nel corso della crescita, possono presentare dei disturbi del comportamento, disagi emotivi o difficolta’ a livello relazioni con i pari, con ripercussioni a livello familiare, sociale e scolastico. Ci si domanda quindi se sia opportuno portarli dallo psicologo.
Chi è lo psicologo infantile
Lo Psicologo infantile si interessa delle problematiche dello sviluppo dei bambini dai 2 anni fino all’adolescenza.Nel suo iter formativo ha scelto di studiare Psicologia Sociale e dello Sviluppo, specializzandosi in psicoterapia per l’eta evolutiva e l’adolescenza, con un periodo di formazione pratica all’interno di strutture che si occupano di infanzia e adolescenza.
Quando portare un bambino dallo psicologo?
Diverse sono le situazioni per le quali è necessario portare il bambino dallo psicologo, a partire da un semplice disagio avvertito dal bambini fino a situazioni più complesse.
Nel contesto familiare vi può essere difficoltà nel capire come mai un figlio, a differenza di un altro, si comporta in un determinato modo. Può essere più esigente, più timido o al contrario più estroverso.
Può presentare dei comportamenti di iperattività o disattenzione, di opposizione rispetto alle regole genitoriali o scolastiche, addormentarsi con difficoltà, mangiare troppo o troppo poco, preferire un genitore all’altro, manifestare ansia quando lo si accompagna fuori, avere un umore depresso, etc.
Lo stesso per quanto concerne l’ambito scolastico: presentare lentezza nell’apprendimento del linguaggio, della scrittura, del calcolo, avere difficoltà a stare seduto, disturbare troppo la classe o isolarsi dai conpagni.
Questi due contesti sono i principali nei quali si può osservare direttamente se il bambino presenta delle problematicità o un disagio.
Il confronto con il professionista è semplicemente un modo per chiarire e comprendere più nello specifico cosa sta vivendo il bimbo in quel determinatomomento evolutivo.
Ci sono alcuni atteggiamenti e problemi per i quali la consulenza di uno psicologo dell’infanzia serve a trovare la giusta soluzione. Per capire quando serve portare un bambino dallo psicologo infantile è bene ricordare che il proprio pediatra può aiutare a a capire se si tratta di un disagio con cause fisiche e temporaneo o di un problema di natura psicologica.
Le situazioni più comuni per le quali è richiesto l’intervento di uno psicologo dell’infanzia sono di natura comportamentale o riguardano problemi dello sviluppo.
Serve andare dallo psicologo infantile quando un bambino cambia improvvisamente atteggiamento, passa da stati di buon umore a momenti di rabbia o tristezza ingiustificata.
Anche casi di inappetenza, stanchezza o problemi nel sonno possono essere il sintomo di un disagio più profondo.
Cosa fa uno psicologo infantile?
Portare un bambino dallo psicologo è per molti, ancora oggi, visto come una vergogna e quasi come una violenza. Soprattutto se si tratta del proprio figlio, non riuscire a risolvere da soli un problema e un disagio è visto quasi come una “sconfitta”.
Ovviamente così non è, e far parlare un bambino con una persona esterna che si occupa di psicologia infantile può essere a volte più utile dei mille sforzi e tentativi di un genitore.
Uno psicologo infantile per prima cosa incontrerà e parlerà con i genitori del bambino o con chi si occupa di lui, per cercare di ricostruire la storia familiare e analizzare la richiesta.
Le terapie possono svolgersi alla presenza di uno dei genitori o meno, in base alla tipologia di problema e all’età del bambino.
Durante gli incontri con il bambino verranno proposte diverse attività, quali disegni, letture di fiabe e giochi di ruole, oltre che momenti piu strutturati di colloquio e valutazioni.
Sono previsti momenti di restituzione e di confronto con i genitori, singolarmente o in coppia.
Presso lo Studio Medico Igea di Como rieceve la Dott.ssa Francesca Soddu specializzata in Piscoterapia per l’infanzia e l’adoloscenza.